venerdì 11 novembre 2011

Tendenze: l'arte del ben vestire


Le passerelle da qualche tempo suggeriscono discrezione, bon ton, sartorialità.
L'arte del ben vestire pare essere tornata nell'aria.
Sembrerà una scoperta banale ma in realtà forse un pò l'avevamo dimenticato, abituati come sono, i nostri occhi, a non stupirsi più di niente.
Pensare che le modelliste dei tempi passati usavano nascondere l'etichetta tra le fodere e le pieghe degli abiti (lo faceva anche Coco, n.d.r.) potrebbe apparire strano a chi è abituato a distinguere un prodotto dal logo che reca.
E così un certo prodotto diventa portabile, "di moda", indipendentemente dalla qualità o dall'oggettiva gradevolezza agli occhi, al tatto, e così via.
Ebbene, i tempi sono cambiati, i colletti dei cappottini si sono arrotondati, le forme sono più morbide e le labbra tinte di rosso, si punta alla qualità. La moda impone un'ispirazione anni Cinquanta.

Louis Vuitton, A/W 2011/2012

Lo scopriamo al cinema con il  film "La mia settimana con Marilyn", appena presentato alla Mostra del Cinema di Roma, che ripropone il mito della diva reinterpretato da Michelle Williams.
Lo scopriamo se pensiamo al successo di Scarlett Johansson, a quell'aria retrò e contemporanea allo stesso tempo che ha fatto di lei la musa di stilisti e registi.
Forse non è un caso che si punti ad un nuovo genere di bellezza, ad un tipo di femminilità che rimanda al passato. Forse non è un caso che si recuperino le forme del vestire d'un tempo, strizzando l'occhio al futuro dal punto di vista della ricerca dei tessuti. 
Probabilmente si è stanchi del troppo, dell'eccessivo, che inevitabilmente rischia la volgarità.
Marilyn in definitiva non è mai riuscita ad essere tale, nemmeno quando cantava ammiccante "Happy Birthday, Mr. President", nemmeno quando posava nuda per la rivista Playboy.

Stella Mc Cartney, A/W 2011/2012









Michelle Williams interpreta al cinema Marilyn Monroe



Scarlett Johansson, adv Dolce & Gabbana


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